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Ph.D a Newcastle: inizio

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Gli esordi

La mia avventura comincia un messaggio assolutamente inaspettato del professore Andrea Calvagna su Teams 9 Febbraio. È così che sono stato informato della possibilità di un dottorato all’università di Newcastle, nel Regno Unito.
A quanto pare il ricercatore con il quale ha collaborato nell’ultimo periodo, Sadegh Soudjani, era alla ricerca di un dottorando con cui collaborare, e il professore ha pensato a me.

Sebbene inizialmente non avevo particolari aspettative, non c’era motivo per cui non avrei dovuto fare un tentativo.
Così, a ridosso dell’ultimo giorno utile, ho inviato la mia candidatura il 13 Febbraio. Con mia grande sorpresa, l’accoglienza è stata molto calorosa. Così, nemmeno due giorni dopo, avevo già avuto la mia prima chiacchierata con Sadegh e mi ero fatto un’idea sull’impegno che avrebbe rappresentato questo tipo di incarico.
Sebbene non fossi ancora pienamente convinto, avevo appena ottenuto una possibilità in più.

Burocrazia portami via

I (tanti) passaggi successivi sono stati principalmente di natura burocratica.
Prima di tutto ho dovuto presentare una richiesta ufficiale per iniziare un dottorato all’università di Newcastle attraverso il loro sistema per le “applications”. Oltre alle informazioni che mi aspettavo di dover fornire, venivano richieste anche delle lettere di referenze e un certificato d’Inglese IELTS o compatibile.

Lettere di raccomandazione

Per le prime, ho pensato bene di coinvolgere tutti i professori con cui ho avuto dei rapporti collaborativi negli ultimi anni.
Quindi Andrea Calvagna, che mi ha fatto scoprire questo mondo, Giuseppe Pappalardo, con cui ho fatto la tesi e Emiliano Tramontana, che per primo mi ha dato fiducia coinvolgendomi in una borsa di studio su Energy Web.
Ho voluto aggiungere anche Giuseppe Iuculano, CEO dell’azienda CTMobi presso la quale ho svolto il mio tirocinio curricolare universitario della magistrale da Novembre 2021 a Maggio 2022.
Mi ha fatto piacere ricevere, da parte di tutti i coinvolti, risposte estremamente positive e accomodanti alla mia richiesta di una lettera di raccomandazione. Immagino sia indice del rispetto che mi sono guadagnato in questi anni di lavoro.

Certificato d’Inglese

La problematica che non mi sarei aspettato di avere è stata riguardo il certificato d’inglese. Dopo un battibecco durato parecchie email, mi sono dovuto arrendere all’evidenza che il mio bel Cambridge First di livello C1 non era sufficiente.
Ho quindi prenotato e sostenuto in tempo record l’esame IELTS il 23/03/2023, con il simpatico costo di €245. I risultati hanno superato i requisiti minimi e si sono avvicinati parecchio alle mie aspettative.
La cosa strana è che non viene rilasciato un certificato digitale, ma viene inviato solo un documento cartaceo.
L’unico servizio digitale è il TRF, un identificativo che le organizzazioni possono utilizzare per verificare la veridicità del risultato.

CategoriaRequisito minimoAttesoRisultato
Listening5.58.09.0
Reading5.58.08.5
Writing5.57.57.0
Speaking5.56.57.0
Overall6.57.58.0

Certificato di laurea

Ho impiegato anche un po’ di tempo e risorse per ottenere la documentazione che certificasse la mia laurea triennale con i “transcript”, quindi l’elenco delle materie che ho superato con relativo voto.
Dato che il PDF prodotto dal portale studenti non era sufficiente, ho dovuto fare domanda per ricevere il certificato, inclusa una piccola tassa. Fortunatamente ho ottenuto tutto il necessario in tempi brevi via email, anche se ancora dovrei andare a ritirarlo fisicamente.

Passaporto

Non avendo mai viaggiato fuori dall’Unione Europea (maledetta Brexit), un altro passaggio fondamentale è stato quello di procurarmi un passaporto.
Fatta domanda al commissariato di Taormina, mi sono recato di persona il giorno prenotato e dopo aver presentato tutti i documenti richiesti, la fototessera e l’immancabile tassa in forma di bollo, mi è stato detto di tornare dopo un mese, il 05/04/2023, per ricevere il mio passaporto nuovo di zecca.

Account universitario

Sbrigate tutte queste pratiche, ho ricevuto finalmente una unconditional offer, ovvero un’offerta di dottorato che non prevede alcun requisito aggiuntivo da soddisfare.
Accettata quella, mi è stato dato un account universitario, e.casablanca2@newcastle.ac.uk e le credenziali per accedere al loro portale studenti, S3P.
Completando gli ultimi passaggi, e vedendomi abbonate le tasse universitarie, coperte dalla borsa, sono riuscito a registrarmi a tutti gli effetti.

VISA

L’ultimo passaggio per evitare di farmi arrestare al mio arrivo in Inghilterra è stato quello di ottenere una VISA per studenti. In realtà c’erano diverse opzioni, ma sembra proprio che quella più adatta fosse la Student VISA.
Sono stato piacevolmente colpito dall’efficienza e comodità del sistema di presentazione della domanda online. Tutta la procedura è stata chiara e guidata.

Il problema è che per ottenere la VISA senza difficoltà è necessario presentare una Confirmation of Acceptance (CAS), un documento prodotto dall’università che certifica la mia iscrizione al dottorato. Tale documento è arrivato con un ritardo notevole. Come da procedura, ho prima ricevuto una Confirmation of Place (COP) il 20/04/2023, che poi si è tramutata in un draft del CAS il 26/04/2023. Solo che la versione finale, quella che avrei dovuto presentare, è arrivata il 10/05/2023, a meno di un paio di giorni dalla mia partenza prevista.

Dopo aver pagato più di €2500 per la copertura sanitaria di tre anni, ho avuto la scelta fra un servizio standard, a circa €350, con un tempo di attesa stimato di 8 mesi, ed uno premium, con un costo quasi raddoppiato, ma un tempo di attesa stimato di 5 giorni lavorativi. Dopo essermi consultato con il mio referente, a malincuore ho scelto la seconda opzione.
Ma, inaspettatamente, il giorno dopo, l’11/05/2023, ho ricevuto la conferma che la mia domanda era già stata accettata.

Richiesta di ‘outside study’

L’ultimo dettaglio di cui mi sono dovuto occupare è stato quello di richiedere il permesso per studiare a distanza il primo mese.
Da quello che mi è stato spiegato, il problema è relativo solo al primo periodo. Dopo aver completato le pratiche di presenza, ed essermi definitivamente rimesso alla guida di Sadegh, non ci dovrebbero essere problemi a lavorare da remoto, in quanto risponderò solo a lui. Ho messo in chiaro sin da subito che non mi sarei stabilito lì fino alla mia laurea.

Il viaggio

Dopo aver fatto tutto ciò che potevo da remoto, è arrivato il momento di andare a Newcastle di persona. Come da programma, sono partito il 14/05/2023, accompagnato da mia sorella, per poi tornare a Catania il 17/05/2023.

Carta dello studente

La prima cosa di cui avevo bisogno era una carta da studente. Con tale strumento avrei ottenuto accesso a tutti i servizi dell’università. Ritirarla è stato piuttosto banale: poiché avevo già svolto tutte le procedure con l’app, mi è bastato presentare quella alla reception al secondo piano di King’s Gate e mi è stata consegnata la mia carta fisica.

Biometric Residence Permit

L’ultimo passaggio mancante per soddisfare tutti i requisiti che comparivano nel mio portale studenti era il Biometric Residence Permit. L’ufficio a cui mi sono dovuto rivolgere era sempre nella stessa location, a King’s Gate. Dopo aver presentato sia il passaporto che il biglietto aereo che ho usato per entrare in Inghilterra, anche questa ultima pratica è stata completata.

La banca

Nonostante fosse uno degli obiettivi prefissati, non sono stato in grado di aprire un conto in banca. Il motivo, banalmente, è che non avevo un indirizzo di residenza in Inghilterra. Dato che mi sarei trasferito lì solo a settembre, non aveva senso occupare un appartamento e lasciarlo vuoto per mesi.
Su suggerimento di una segretaria, ho optato per non fare nulla: lo stipendio della borsa che mi verrà accreditato dovrebbe rimanere in uno stato di limbo fino a quando, inserendo le mie coordinate bancarie, tutti gli arretrati verranno accreditati in un’unica soluzione.
Spero solo di non avere sgradite sorprese a riguardo.

L’USB

Con tutte le carte in regola, ho potuto finalmente visitare l’edificio che mi ospiterà per gli anni a venire. Si tratta dell’Urban Science Building, un edificio di recente costruzione che ospita il dipartimento di informatica, o, come la chiamano loro, science of computing. L’impatto è stato più che positivo: ci sono tantissimi spazi comuni e computer messi a disposizione degli studenti, senza contare piccoli angoli cucina e zone più ricreative. Ho avuto anche accesso all’Openlab, una zona riservata dove mi è stato assegnato una postazione e dove, probabilmente, spenderò la maggior parte del mio tempo. Ho ritirato il computer che mi è stato assegnato, solo che a causa di una configurazione non proprio ottimale dell’Active Directory, non ho ancora potuto accedervi.

L’incontro con Sadegh

Uno dei momenti cruciali del viaggio è stato l’incontro con il mio supervisore, Sadegh Soudjani. Dopo una prima confusione con l’orario dell’incontro a causa di una mia disattenzione, ho potuto partecipare ad uno degli incontri di update che si tengono regolarmente con tutto il team. Ognuno ha presentato i propri progressi e le proprie difficoltà. Sadegh mi ha dato l’impressione di essere sempre attento e presente, contribuendo alle presentazioni degli altri e facendo domande mirate. Dopo l’incontro, abbiamo avuto modo di parlare con lui brevemente in privato. Mi ha illustrato una rosa di possibili tematiche e progetti su cui lavorare, e mi ha chiesto di pensarci su e di dargli una risposta il prima possibile, dato che si tratterà, con tutta probabilità, della mia tesi magistrale.

La città

Avendo un po’ di tempo libero, ho potuto visitare la città. Newcastle è una città molto bella, con un’architettura tipica delle città del nord.
Le temperature erano decisamente più fredde rispetto a quelle a cui sono abituato qui in Sicilia, ma niente di insopportabile. L’unica cosa un po’ fastidiosa è stata la pioggerellina che in più di un’occasione ci ha sorpreso mentre eravamo in giro.
Il centro, che è la zona che ho attraversato più volte, è molto commerciale, con tantissime attività di ristorazione, negozi e locali. Le strutture che mi hanno colpito di più sono il Gate, che è un piccolo centro ricreativo con cinema, escape room, sale arcade e casino, con vari posti dove mangiare, e il centro commerciale Eldon Square, proprio in mezzo alla città, che è un vero e proprio labirinto di negozi. L’unica nota dolente sono i prezzi, che sono decisamente più alti rispetto a quelli a cui sono abituato.

Diario di viaggio