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Ori and the Will of the Wisps

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Dopo un primo capitolo mi era sì piaciuto, ma non mi aveva appagato a pieno, non appena si è presentata l’occasione ho dato una seconda possibilità alla serie buttandomi a capofitto in questo titolo. Ammetto che l’impatto è stato più duro del previsto: la meccanica di attacco che aveva caratterizzato il primo capitolo viene qui sostituita da un attacco più tradizionale, che però, a causa dello stile grafico e della dinamicità dei nemici, all’inizio può essere parecchio soverchiante, e avendo deciso di giocare la prima blind playthrough in difficile, mi sono trovato obbligare a padroneggiare questo sistema di combattimento in fretta. Sebbene con il tempo ci si prenda la mano, non posso dire di essere un fan. Tuttavia, superata la di pomposa presentazione e le prime ore di “tutorial”, il gioco entra nel vivo ed è qui che si può notare il cambiamento rispetto al primo capitolo: praticamente ogni aspetto è stato rivisto, migliorato e ampliato: ci sono più interazioni, più storia, livelli più complessi e diversificati, meccaniche originali e moltissimi potenziamenti variegati. Il movimento è più dinamico che mai, e la presentazione riesce a raggiungere vette davvero alte, anche se a volte ciò accade a discapito della rapidità di lettura degli elementi a schermo da parte del giocatore. Per quanto mi riguarda, si tratta di un miglioramento su tutta la linea rispetto al predecessore, e con una base già promettente come quella, il risultato è davvero un gran bel gioco.


In breve:

assolutamente consigliato a chi apprezza il genere metroidvania o a chi, non avendolo mai provato, vuole comunque fare una prima esperienza. La difficoltà è ben bilanciata, con la possibilità di variare da facile a difficile e il gameplay è divertente e dinamico. A renderlo un ottimo entry point nei metroidvania è anche il fatto di essere generalmente più generoso di altri titoli dello stesso genere, non si avrà mai la sensazione di non sapere come proseguire, dato che l’obiettivo è generalmente sempre indicato, lasciando al giocatore il compito di capire come raggiungerlo


Pro:


Contro: