A consigliarmi caldamente questo titolo ci ha pensato un amico, che ha insistito un po’ per convincermi a giocarlo il prima possibile.
Con il senno di poi, non fatico a vederne il motivo.
Omori è un RPG con un’impostazione molto ispirata a titoli come EarthBound, Undertale e tutto il sottogenere che hanno contribuito a creare.
Il tipo di umorismo e struttura rispecchia pienamente quello che ci si potrebbe aspettare, e un estimatore di questo tipo di titoli non può che apprezzare il lavoro svolto.
Il sistema di combattimento è stato arricchito con l’introduzione del sistema delle emozioni e dei followup, che introducono un livello di strategia superiore continuando a risultare molto semplici ed intuitivi.
A mio giudizio si sarebbe potuto osare un po’ di più su questo fronte, ma bisogna ammettere che la durata del gioco fa sì che le meccaniche non abbiano il tempo di diventare davvero ripetitive.
Il sistema di quest che allunga e impreziosisce la campagna primaria è ben fatto.
Una menzione d’onore va anche allo stile grafico, che mi ha catturato immediatamente e dona al titolo una sua identità grafica molto forte.
Sicuramente il punto che distingue Omori da altri titoli del genere è la sua storia.
Dopo un’introduzione volutamente criptica, ci si ritrova in un mondo giocoso e colorato, con la consapevolezza latente, che diventerà sempre più pressante, che c’è qualcosa di oscuro e sinistro che si cela dietro le quinte.
Sebbene abbia apprezzato sia la struttura che la narrazione della storia, ammetto che non mi ha coinvolto come immagino fosse l’intento, forse anche a causa delle similitudini con altre opere viste in passato.
Tuttavia posso immaginare come lo stesso titolo possa restare particolarmente impresso nella mente di un giocatore, segnandolo e lasciandogli un ricordo indelebile come solo le storie meglio raccontate riescono a fare.
In breve:
Omori è un RPG di stampo classico, con statistiche, equipaggiamento e meccaniche simpatiche che rendono il combattimento a turni piacevole e divertente.
L’ispirazione a titoli come EarthBound e Undertale è evidente, ma il titolo riesce a distinguersi grazie alla sua storia, al suo stile e al suo gameplay, riuscendo a coinvolgere il giocatore e a farsi ricordare a lungo.
Proprio a questo proposito, mi sento di avvertire chi sia particolarmente suscettibile a temi delicati, in quanto la storia potrebbe risultare un po’ troppo intensa.
Se però vi sentite in grado di ignorare l’avvertimento e avete un debole per l’umorismo in parte satirico ed in parte no-sense che caratterizza il genere, non potete che provare questo gran gioco.
Pro:
- meccaniche di combattimento semplici ed intuitive, ma efficaci e divertenti allo stesso tempo
- storia intrigante e coinvolgente
- stile grafico ben riuscito
- durata adeguata, che non permette al gioco di diventare ripetitivo
Contro:
- non è un titolo per tutti, in quanto la storia potrebbe risultare troppo intensa per alcuni giocatori
- a tratti sembra che gli scontri siano un po’ troppo facili, anche contro i boss
- magari le meccaniche di combattimento potrebbero essere state arricchite un po’ di più