Riesco chiaramente a sentire la voce di mia mamma o mio papà che mi dicono “Sai, quello è il bar Vitelli, dove hanno girato Il Padrino” ogni qualvolta che ci troviamo a Savoca. Nonostante questo, e ben conscio della fama del film, era uno di quei classici che sapevo benissimo di avere il dovere, quasi morale, di vedere, ma che non avevo mai trovato il tempo e la voglia di guardare. Ebbene, piccato dal fatto che i miei colleghi Iraniani lo avessero visto e apprezzato molto, al contrario di me, ho finalmente deciso di colmare questa lacuna.
Trama
La storia ruota attorno alla famiglia Corleone, una delle famiglie mafiose più potenti di New York. Il patriarca, Don Vito Corleone, è un uomo rispettato e temuto, che gestisce gli affari della famiglia con saggezza e astuzia. Tuttavia, rifiutando di entrare nel traffico di droga, si trova in conflitto con altre famiglie mafiose che ne sfidano l’autorità con un attentato alla vita del boss, che tuttavia sopravvive. Questo evento scatena una serie di vendette che culmina con una vera e propria guerra tra le famiglie mafiose che costringe il figlio Michael, inizialmente estraneo agli affari di famiglia, a fuggire in Sicilia, dove si innamora e sposa una donna del luogo, Apollonia, Nel frattempo Sonny, il fratello maggiore, prende il comando degli affari di famiglia, ma viene ucciso in un agguato. Michael, tornato in America, seguendo i consigli del padre, pianifica la sua vendetta e, dopo la morte di Don Vito, fa fuori tutti i suoi nemici in un colpo solo, consolidando il potere della famiglia Corleone, ma perdendo la sua umanità, con una scena finale che mette i brividi.
Considerazioni
Il film è piuttosto lungo, dalla durata di circa tre ore.
Questo perché tutte le scene hanno tutto lo spazio che meritano per respirare e per decantare lentamente nella coscienza dello spettatore.
La storia non è particolarmente complessa, ma nella sua semplicità racconta uno spaccato brutale della mafia siciliana, con una critica nemmeno tanto velata alla politica e a chi ricopre posizioni di potere.
Gli scenari sono tutti magnifici e la recitazione ben rende la violenza e la tensione che permeano il film.
La colonna sonora è iconica e semplicemente perfetta per il film.
Scene
- Le canzoni siciliane
- “Leave the gun, take the cannoli”
- “I’m gonna make him an offer he can’t refuse”
- “It’s not personal, it’s strictly business”
- “Its a Sicilian message. It means Luca Brasi sleeps with the fishes”
- “Now you’ve had your drink”
- “Look how they massacred my boy”
- Il battesimo
- “Is it true?” “No”