L’annuncio di un anime a tema Dota è stato un qualcosa di completamente inaspettato, e allo stesso tempo qualcosa che è assolutamente sensato.
Il mondo di Dota ha una lore che, partendo da piccole descrizione di eroi e oggetti, si intreccia fino a costruire un universo vasto ed interessante, con molte regole e interessi che si scontrano fra loro. Se in origine davvero poca attenzione era dedicata allo storytelling, con gli ultimi tempi questo ha ricevuto sempre più attenzioni.
Persino gli spinoff Dota Underlord e Artifact (Rest In Peace) si concentrano su questo aspetto e lo espandono in maniera intelligente.
Insomma, il materiale su cui basarsi c’era, il dubbio è come sarebbe stato interpretato in una serie anime. E considerando come gli adattamenti hanno una pessima reputazione, il dubbio era più che fondato.
Alla fine sono rimasto piacevolmente sorpreso, anche se proprio per questo anche un po’ deluso.
La lore è stata trattata con il rispetto che meritava, senza stravolgerla ma al contrario adattandola ed arricchendola quando necessario in maniera assolutamente organica e sensata. Si vede che chi ha creato l’anime sapeva quello che faceva.
Quello che mi ha lasciato un po’ con l’amaro in bocca sono state proprio le aspettative che i primi episodi avevano generato in me: l’anime sembrava davvero divertente ed interessante, davvero qualcosa che avrei seguito volentieri anche non si fosse trattato della serie di Dota.
Il problema è che questo va a scemare con l’avanzare degli episodi: il fatto che chiaramente il numero di episodi non è sufficiente per rendere giustizia alla storia diventa sempre più evidente, con un pacing che continua ad accelerare e impedisce una corretta caratterizzazione dei personaggi, delle loro relazioni e dei loro interessi. Il che è davvero un peccato, perché rovina quello che altrimenti sarebbe stato un prodotto davvero valido.
A causa di questo, però, unito ad animazioni dalla qualità un po’ altalenante, sono costretto a considerare l’anime mediocre, che non mi sento di consigliare troppo a chi non sia interessato a Dota e alla sua lore.
Spero solo che le stagioni successive, promesse dalla storia, riescano a porre rimedio alle carenze della prima, e rendano giustizia al potenziale che questa serie ha.
In breve:
Serie di soli 8 episodi che ha l’ambizioso compito di trasporre la lore di Dota in un anime. Il risultato, da questo punto di vista è assolutamente soddisfacente, e chiunque sia appassionato del gioco non potrà che apprezzare la cura e il rispetto che la serie dimostra per il materiale originale.
Ma il numero esiguo di episodi condanna l’intera narrazione a soffrire di grossi problemi di pacing, che vanificano per molti aspetti il lavoro egregio di caratterizzazione dei personaggi e di world building.
Questo, unito ad una qualità molto altalenante nelle animazioni, mi fa affermare che il prodotto non riesce a sfruttare a pieno le proprie potenzialità, rimanendo in una mediocrità un po’ deludente.
Sicuramente ci sono anime di gran lunga migliori, ma mi sento comunque di consigliarlo a chi è interessato alla lore di Dota o a chi vuole solo ammazzare il tempo.
Pro:
- word building solido ed intrigante, che rispetta la lore originale arricchendola organicamente ove necessario
- le molte reference al gioco originale sono intelligenti e mai forzate
- la maggior parte dei personaggi è interessante e ben introdotta
- presenza di scene molto mature che rappresentano al meglio il brutale mondo di Dota
Contro:
- problemi di pacing derivanti da un runtime chiaramente insufficiente a raccontare l’intera storia, che dà l’impressione di un finale un po’ affrettato
- in alcune scene d’azione la qualità dell’animazione lascia davvero a desiderare
- la personalizzazione di alcuni personaggi è un po’ carente
- la serie ha un disperato bisogno di una seconda stagione, che ancora deve essere annunciata