In the midst of chaos, not everything is doom and gloom.
Il disfattismo è un sentimento che mi viene davvero difficile condividere o comprendere.
Concentrarsi solo sugli aspetti negativi di qualcosa è inutile tanto quanto farlo solo su quelli positivi. Entrambi i comportamenti, infatti, finiscono per dipingere un’immagine di ciò che si osserva che si discosta da quella reale, e ne consegue che qualsiasi giudizio ne segua risulterà falsato.
Per poter muovere delle critiche a qualcosa che si ritiene abbia dei margini di miglioramento, anche molto ampi, bisogna partire analizzandola nel suo complesso, ciò che funziona e ciò che si deve cambiare. Penso infatti che non sia per nulla ipocrita analizzare anche le peggiori azioni compiute nella storia con un occhio oggettivo, condannare ciò che deve essere condannato, ma apprendendo da ciò che invece può servire da insegnamento, senza che questo voglia dire condonarle. A prescindere, non è utile a nessuno bollare qualcosa come “il male assoluto” ed impedire, invece, di imparare dagli sbagli commessi.
Inoltre quanto detto fin’ora si presta ad un’altra critica che mi sento di muovere con un certo fervore: nella mia esperienza personale, il disfattista si limita a lamentarsi di una situazione per percepisce come ingiusta o sbagliata, senza agire o almeno avanzare proposte che potrebbero migliorarla. Non nascondo che mi piacerebbe se questa mia affermazione venisse smentita, in quanto non posso che risconoscere l’utilità che del disfattismo costruttivo avrebbe.
Probabilmente ciò è conseguenza del fatto che ogni cosa va giudicata tenendo anche bene in mente in contesto e l’intenzione l’hanno prodotta. È fin troppo facile giudicare le cose con il senno di poi, è molto più difficile giudicare le conseguenze future delle proprie scelte e azioni.
Personalmente credo che in generale viviamo in un mondo fondamentalmente caotico, senza un vero scopo o valori assoluto, in cui non esistono bianco e nero, ma solo una ampissima scala di grigi. Non esistono composte solo da difetti, così come non ne esistono esenti.