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Dandara: Trials of Fear

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L’approccio con questo titolo è stato sicuramente particolare. Il sistema di movimento che gli sviluppatori hanno deciso di implementare è qualcosa che si adatta sicuramente bene ad un gioco mobile, ma che può suscitare una forte diffidenza, quando presentato allo stesso modo in un gioco PC.
In breve, il movimento tradizionale è stato rimosso e al suo posto vi è un sistema che prevede solo dei “salti” che permettono al personaggio di “ancorarsi” ad alcuni punti specifici alle pareti, ignorando completamente la gravità. Tutti i nemici quindi fluttuano o si muovono lungo una parete.
Effettivamente, i primi minuti mi hanno portato a dubitare enormemente della scelta, comunque coraggiosa, degli sviluppatori, sebbene devo ammettere che fin da subito ho apprezzato l’attenzione che hanno prestato al rendere la meccanica quanto meno frustrante possibile.
Dopo averci preso la mano, però, il sistema funziona in maniera eccellente: l’intero mondo di gioco e le sue meccaniche sono studiate con questo peculiare movimento in mente, riuscendo ad offrire sfide uniche e interessanti.
Le ambientazioni sono piuttosto variegate, e vanno da location un po’ più blande a zone artisticamente molto ispirate. Lo stesso si può dire dei nemici, che offrono una buona varietà non solo visiva ma anche di meccaniche.
Sono rimasto anche sorpreso dalla difficoltà del titolo: sia gli enigmi da risolvere che i combattimenti da affrontare sanno essere parecchio impegnativi.


In breve:

un titolo sicuramente innovativo, con delle premesse interessanti. Nonostante all’inizio possa essere alienante, il sistema di movimento utilizza diverse accortezze che lo rendono appagante, una volta che si è acquisita una buona confidenza con i comandi.
Sebbene siano previste delle opzioni per semplificare il gioco, se si sceglie di non usarle la sfida offerta sa essere piuttosto impegnativa.
Mi sento di consigliarlo a chi vuole provare una esperienza metroidvania più unica che rara.


Pro:


Contro: