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Among Us

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In un periodo in cui la quarantena appena imposta causava in tutti noi, a cui il concetto di rimanere forzatamente chiusi in casa era ancora alieno, la voglia di potersi intrattenere con amici e conoscenti anche a distanza si è fatta sentire subito.
Solo che, dovendo dare conto ad un gruppo di una decina di persone, molti dei giochi cooperativi non riuscivano ad essere adeguati, vuoi per la complessità, vuoi per i gusti, vuoi per la spesa iniziale. Non è quindi un mistero che questo giochino tutto sommato semplice e senza troppe pretese è esploso all’improvviso. Il cuore dell’esperienza è l’interazione con gli altri giocatori, idealmente amici, e da tutte le discussioni e gli scontri verbali che inevitabilmente nascono nel corso della partita.
La profondità di gameplay è davvero minima: da un lato i crewmen hanno il compito di completare delle semplici task, accomunabili a dei minigiochi, senza farsi uccidere e cercando, se possibile, di individuare gli impostori fra di loro.
Dal canto loro, gli impostori cercheranno di fare di tutto, compreso mentire spudoratamente, per risultare insospettabili ed uccidere indisturbati tutti i crewmen.
In questo contesto, una semplicità di questo tipo rappresenta un punto di forza: è molto facile iniziare a giocare, e dopo poche prove si avrà una comprensione sufficiente delle meccaniche di base per iniziare a divertirsi.
Grazie alla struttura molto simile a quella di un gioco da tavolo più che a quella di un videogioco, la rigiocabilità è limitata unicamente dalla volontà del gruppo di continuare a giocare.


In breve:

Gioco estremamente consigliato a chi abbia un gruppo di amici abbastanza affiatato.
Sia giocare con l’obiettivo di eliminare tutti gli ignari crewmen senza farsi scoprire che, al contrario, ricoprire il ruolo di detective mentre si cerca di completare le proprie task assicurano una partita divertente e con la possibile nascita di memini (HOLLYWOOD!).


Pro:


Contro: